Penso che l'avete già letto tutti, ma lostesso lo metto qui dentro - mi pare che il tema diventi più completo cosi.
Un lato positivo di questo testo trovo che il caro Rolando sta imparando l'italiano e ovviamente sta facendo degli progressi! Bravo!
Un altra cosa che mi piaceva leggendo ieri sta intervista: lui ha imparato che non deve fare promesse che non puo tenere...
Salutoni, ul Stratif
"Allenatore? Nessuno in pole"
Il direttore sportivo dell'HC Lugano parla dei nuovi acquisti e del futuro allenatore
I recenti risultati positivi, con 8 punti nelle ultime 3 partite, hanno riportato un po’ di serenità nell’ambiente bianconero.
Certo, i playoff restano un miraggio, come ha candidamente ammesso anche l’allenatore Mc Namara, ma intanto nei dintorni della Resega si respira un’aria meno pesante.
Spesso sotto il fuoco della critica, il direttore sportivo dei bianconeri Roland Habisreutinger ha sicuramente trovato ossigeno importante dal mercato, che gli ha regalato soddisfazioni importanti.
Prima Blatter, poi Rintanen, infine Steiner. Sulla carta tre giocatori che possono rinforzare questa squadra la prossima stagione.
Con Roland Habisreutinger, che si impegna con buon profitto nel rilasciarci la prima intervista in italiano, partiamo da Daniel Steiner.
“L’abbiamo ingaggiato perché riteniamo che abbia un potenziale offensivo importante. Oltretutto è un destro, caratteristica che ci fa molto comodo. Si tratta di un giocatore molto determinato sotto porta”.
C’è chi dice però che lontano da Langnau abbia sempre fallito (vedi Zurigo e Rapperswil).
“A Zurigo aveva fatto bene all’inizio, poi aveva avuto qualche difficoltà. A Rapperswil stava giocando continuità prima del cambio di allenatore: da allora non era più stato preso in considerazione. Credo comunque che l’esperienza della scorsa stagione negli Stati Uniti gli abbia fatto molto bene. Sono convinto che adesso abbia capito che può giocare bene anche lontano da Langnau”.
Kimmo Rintanen: i numeri e l’indubbia classe parlano per lui, l’età e forse qualche acciacco fisico sono i fattori a rischio. È d’accordo?
“Credo che Rintanen sia uno dei più forti stranieri mai arrivati in Svizzera, uno che ha giocato ad altissimi livelli per 10 anni. A 37 anni ha subito il primo vero infortunio, ma resta un uomo molto importante, uno di quelli che può farti vincere una partita nelle situazioni speciali. Oltretutto ritengo che alla sua età sia più facile fare l’attaccante che il difensore”.
Ieri Mike Mc Namara ha detto chiaramente che gli farebbe piacere restare alla guida della prima squadra e che un’eventuale ritorno nella squadra Elite sarebbe una piccola delusione.
“Credo che sia bello identificarsi con ciò che si fa e Mc Namara sta dando tanto alla causa della prima squadra. Spesso nella vita le persone più importanti lavorano nell’ombra. Mike sa benissimo che ritornerà negli Elite, a meno che il nuovo allenatore non voglia averlo come assistente. Queste sono cose ancora tutte da pianificare”.
A proposito di nuovo allenatore: a che punto siete?
“Come sempre in questi casi si sono offerti tanti allenatori e abbiamo già fatto diversi colloqui. Abbiamo una lista di nomi dalla quale faremo la nostra scelta. Ma per il momento non c’è nessuno in pole-position”.
Ma qual è l’identikit che dovrà avere il nuovo tecnico?
“Come sempre la speranza è quella di iniziare un progetto a lungo termine, ma nello sport non esiste mai questa garanzia. Tutte le società vogliono un allenatore con esperienza, ma per noi la qualità più importante è la capacità del tecnico di identificarsi con il club e con la piazza di Lugano”.
Chiudiamo con Del Curto. Si è scritto e detto tanto. Lei vuole aggiungere qualcosa?
“Dico soltanto che si tratta di un buon tecnico e che verosimilmente resterà a Davos”.
Luca.sciarini@teleticino.ch