L'ex giocatore di Ambrì e Lugano
"Ho sconfitto la malattia dell'hockey"
Hnat Domenichelli si svela in una lettera aperta
lunedì 15/06/15 10:16
Hnat Domenichelli, ospite a Sport Non Stop, ha parlato della lettera aperta scritta sulla base dei suoi venti anni di esperienza nel mondo del disco su ghiaccio. In "The Hockey Sickness" l'agente tratta il problema della depressione che colpisce, soprattutto in Canada, i giocatori. E che ha toccato anche lo stesso ex attaccante di Ambrì e Lugano.
"Quando giochi ti convinci di stare bene, di non avere problemi. Quando smetti inizi a realizzare che la vita reale non è quella che stavi vivendo quando eri un atleta professionista. Il mio problema era che pensavo solo alla partita e al giorno successivo. Se giocavamo al sabato, la domenica non riuscivo a stare bene in famiglia perché pensavo troppo all'hockey. E questa non è una cosa sana e ho capito che c'era qualcosa che non andava. È una malattia che bisogna curare. Io l'ho fatto con un professionista, che mi ha aiutato a uscire da questo buco".
"Essere un giocatore di hockey è quello che fai, non quello che sei!" Hnat Domenichelli
"È una scelta che fai da bambino ma non è in nessun caso quello che sei come persona. Esiste un termine usato abitualmente al giorno d’oggi che acuisce il problema, quando ti identificano dicendo: “È un giocatore di hockey!”. Molti ragazzi cominciano a pensare che questo è tutto quello che sono e perdono il senso della realtà. Questo è ciò che è capitato a me".
"Il tuo benessere personale non dovrebbe cambiare in base al fatto di essere scelto al primo turno del draft o al fatto di giocare in AHL o in NHL oppure al riuscire o meno a soddisfare le attese di un allenatore. Ma i giocatori vivono così".
In studio se ne è parlato con Luca Berva, di StarTI, organizzazione che si occupa della salute prevenzione nello sport.
http://www.rsi.ch/sport/hockey/Ho-sconf ... 77667.html
