Grog ha scritto: ↑31 dic 2022, 14:51
Vero fino a un certo punto. Questa dirigenza ha cmq creato uno dei migliori settori giovanili della Svizzera che ha vinto svariati premi. Non è tutto grigio ed è stato fatto cmq del buon lavoro. Non bisogna neanche dimenticarsene.
Grog ha scritto: ↑31 dic 2022, 14:51
Vero fino a un certo punto. Questa dirigenza ha cmq creato uno dei migliori settori giovanili della Svizzera che ha vinto svariati premi. Non è tutto grigio ed è stato fatto cmq del buon lavoro. Non bisogna neanche dimenticarsene.
Forse premi individuali, perché premi di squadra buio pesto (tenendo in considerazione u17 e U20 a parte il ‘98)
Sicuramente in rapporto al bacino dal quale attingere si sono fatte cose egregie, ma una volta terminato il periodo Elite quanti si sono veramente affermati? Pochi, e tutti presi da fuori a parte Fazzini e Bertaggia che sono uno all’inizio del declino e l’altro in declino avanzato, a 27/28 e rispettivamente 29/30 anni, non a 34/35. È la mentalità ad essere sbagliata, in primis dei giocatori ma la gestione è altresì un problema grave perché si insiste per forza per il fatto che escono dal vivaio, senza valutare se valgono il livello del campionato. Quando abbiamo vinto lo abbiamo fatto senza ticinesi, non deve essere un passepartout forzato l’essere ticinese, o meriti o non giochi, fine.
Thor41 ha scritto: ↑31 dic 2022, 20:11
Sicuramente in rapporto al bacino dal quale attingere si sono fatte cose egregie, ma una volta terminato il periodo Elite quanti si sono veramente affermati? Pochi, e tutti presi da fuori a parte Fazzini e Bertaggia che sono uno all’inizio del declino e l’altro in declino avanzato, a 27/28 e rispettivamente 29/30 anni, non a 34/35. È la mentalità ad essere sbagliata, in primis dei giocatori ma la gestione è altresì un problema grave perché si insiste per forza per il fatto che escono dal vivaio, senza valutare se valgono il livello del campionato. Quando abbiamo vinto lo abbiamo fatto senza ticinesi, non deve essere un passepartout forzato l’essere ticinese, o meriti o non giochi, fine.
Quella é mentalità latina, non possiamo farci nulla. I Germanici sono popolo razionale, in cui i sentimenti verso le persone quando si tratta del mondo del lavoro, contano zero. Si sceglie in base alla meritocrazia e il posto bisogna guadagnarselo, non ti fa regali nessuno. Ma dovrebbe essere così dappertutto e invece... A Lugano abbiamo gente come Werder (il figlio), Fazzini e Vedova che potrebbero benissimo essere sostituiti da gente più qualificata e invece... Se penso a Ronchetti mi vengono i brividi.