Santeri Alatalo

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barabitt
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da barabitt » 10 mag 2021, 17:44

Repe ha scritto:
10 mag 2021, 17:42
Bene. Piccolo appunto sul nome e la pronuncia visto che alcuni cronisti e commentatori non l'azzeccano.

ALA-TALO
Ala si pronuncia come la parola ala in italiano es. ala di pollo, speriamo non sia il caso con Santeri :lol:

Tàlo con l'accento sulla prima sillaba. Insime àla-tàlo in italiano Sotto-casa. Tutto il nome tradotto Sandro Sottocasa.
...grazie fantastica lingua il Finlandese. Ho provato un po' a cimentarmici con dei miei amici di lassù, ma davvero difficilissima !! Lo dice uno che parla e scrive 5 lingue, ma il finnico è un'altra cosa !! ;)

cimice77
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da cimice77 » 10 mag 2021, 18:16

Repe ha scritto:
10 mag 2021, 17:42
Bene. Piccolo appunto sul nome e la pronuncia visto che alcuni cronisti e commentatori non l'azzeccano.

ALA-TALO
Ala si pronuncia come la parola ala in italiano es. ala di pollo, speriamo non sia il caso con Santeri :lol:

Tàlo con l'accento sulla prima sillaba. Insime àla-tàlo in italiano Sotto-casa. Tutto il nome tradotto Sandro Sottocasa.
Ci dici che si traduce in finlandese “Guarda il Mare”...piu di come si scrive come si dice 🤣🤣🤣🤣🤣

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Repe
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Repe » 10 mag 2021, 19:13

cimice77 ha scritto:
10 mag 2021, 18:16
Repe ha scritto:
10 mag 2021, 17:42
Bene. Piccolo appunto sul nome e la pronuncia visto che alcuni cronisti e commentatori non l'azzeccano.

ALA-TALO
Ala si pronuncia come la parola ala in italiano es. ala di pollo, speriamo non sia il caso con Santeri :lol:

Tàlo con l'accento sulla prima sillaba. Insime àla-tàlo in italiano Sotto-casa. Tutto il nome tradotto Sandro Sottocasa.
Ci dici che si traduce in finlandese “Guarda il Mare”...piu di come si scrive come si dice 🤣🤣🤣🤣🤣
:lol: :lol: :lol: :lol: sono due "belle" parolacce :lol: :lol:

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Jean Valjean
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Jean Valjean » 10 mag 2021, 19:20

cimice77 ha scritto:
10 mag 2021, 18:16
Repe ha scritto:
10 mag 2021, 17:42
Bene. Piccolo appunto sul nome e la pronuncia visto che alcuni cronisti e commentatori non l'azzeccano.

ALA-TALO
Ala si pronuncia come la parola ala in italiano es. ala di pollo, speriamo non sia il caso con Santeri :lol:

Tàlo con l'accento sulla prima sillaba. Insime àla-tàlo in italiano Sotto-casa. Tutto il nome tradotto Sandro Sottocasa.
Ci dici che si traduce in finlandese “Guarda il Mare”...piu di come si scrive come si dice 🤣🤣🤣🤣🤣
Preferisco quando lo dice Anna Falchi :-)

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Kenta
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Kenta » 10 mag 2021, 19:44

Repe ha scritto:
10 mag 2021, 17:42
Bene. Piccolo appunto sul nome e la pronuncia visto che alcuni cronisti e commentatori non l'azzeccano.

ALA-TALO
Ala si pronuncia come la parola ala in italiano es. ala di pollo, speriamo non sia il caso con Santeri :lol:

Tàlo con l'accento sulla prima sillaba. Insime àla-tàlo in italiano Sotto-casa. Tutto il nome tradotto Sandro Sottocasa.
Quindi si pronuncia esattamente come lo legge un qualsiasi italofono? Meglio così.
Che ha fregato i cronisti, probabilmente, è quella regola che dice che in finlandese l’accento è sempre sulla prima sillaba.
Davos, 1. marzo 1986: c'ero anch'io!

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Misko
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Misko » 10 mag 2021, 19:54

Il signor Sottocasa, fantastico, grazie Repe!
“It gives me a migraine headache - Thinking down to your level”
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joof
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da joof » 10 mag 2021, 20:10

Vabbé che dopo la mostruosità che diceva il Prandi al posto di "Abdelkader" peggio non si può fare.

Comunque benvenuto Santeri, ho espresso dubbi sulla lunghezza del contratto, ma la qualità del giocatore non si discute. Tra l'altro contento che abbia fatto il passaporto, anche in nazionale potrà dare una bella mano. Speriamo riduca le cazzate che "in gioventù" faceva spesso (negli ultimi anni è diventato più responsabile).

snake
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da snake » 11 mag 2021, 11:36

A me che interessa e come si dice "tira fo la paia dal cu" in finlandese ahahah.

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Jean Valjean
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Jean Valjean » 13 mag 2021, 9:20

Avete letto l'intervista?

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Jean Valjean
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Re: Santeri Alatalo

Messaggio da Jean Valjean » 13 mag 2021, 19:35

Fresco di titolo nazionale, Santeri Alatalo è pronto a cambiare maglia dopo otto stagioni a Zugo. Nei prossimi giorni, per la prima volta in carriera, indosserà quella della nazionale rossocrociata. In seguito si infilerà quella del Lugano, con cui si è accordato fino al 2025.

Santeri, come ci si sente da campioni svizzeri?
«Meravigliosamente. Sorrido da cinque giorni. Con lo Zugo ho intrapreso un viaggio di otto anni inseguendo un’unica meta: il titolo nazionale. Finalmente ci siamo riusciti. Vincere così, dopo una lunga attesa e numerosi tentativi, rende tutto più bello e speciale. Con il passare delle stagioni, infatti, ho potuto conoscere sempre meglio i compagni, i tifosi e tutta la gente che orbita intorno alla squadra, tessendo un legame che mi accompagnerà per sempre. Insomma, è stato un modo perfetto per dirsi addio».

A causa di una squalifica non hai potuto giocare l’ultima partita: quanto è stato difficile restare a guardare?
«È stata durissima. In vita mia non avevo mai provato nulla di simile guardando una partita di hockey. Non poteva capitarmi un’occasione peggiore per essere sospeso. Normalmente non sono un giocatore sporco. È successo, mi dispiace, ma non c’era cattiveria. In tribuna durante gara-3 ero nervosissimo e anche un po’ preoccupato. Ho sempre giocato tanti minuti, non sapevo come la squadra avrebbe reagito alla mia assenza e come se la sarebbe cavata il mio sostituto. Sono stati bravissimi».

Sei entrato in pista a festeggiare con i compagni, equipaggiato di tutto punto. Quando hai capito che la vittoria era assicurata e che potevi andare a cambiarti?
«Dopo il 2-1 di Hofmann ho realizzato che non sarei più riuscito a sedermi. Fortunatamente il 3-1 è arrivato subito, così ho deciso di scendere negli spogliatoi. Ho aspettato ancora un po’, ma a cinque minuti dalla sirena mi sono vestito da giocatore. Volevo celebrare come tutti gli altri e dovevo assolutamente indossare quella maglia per un’ultima volta, in un momento storico».

La prossima maglia sarà quella della Svizzera. Hai ricevuto il passaporto rossocrociato lo scorso dicembre, ma a causa del virus la Nazionale non ha più giocato...
«Non vedevo l’ora, è sempre stato uno dei miei sogni. Dopo l’ottenimento della cittadinanza, Fischer si è subito messo in contatto con me, dicendomi che alla prima occasione mi avrebbe convocato. Purtroppo, però, la pandemia ha cancellato ogni torneo. Domani partirò per Riga insieme alla selezione allargata e giocherò almeno una delle due amichevoli contro la Lettonia. Sono molto emozionato, non capita tutti i giorni di debuttare in Nazionale a 31 anni. Sono reduce da un’ottima stagione e pieno di fiducia, spero fortemente di ottenere un posto per i Mondiali».

La «tua» Finlandia sarà nell’altro girone. Ti piacerebbe incontrarla più avanti nel torneo o preferiresti di no?
«Se dovessimo eliminarla, non mi farebbero più entrare nel Paese. Battute a parte, sarebbe un momento speciale e divertente, ma niente di più. Il mio hockey è ‘‘Made in Switzerland’’. Ho vissuto qui per tanto tempo, sin da piccolo, quando mio papà era assistente degli ZSC Lions. Credo che in Finlandia abbiano compreso le mie motivazioni. La mia famiglia è felice, io pure».

Prima di scegliere il Lugano ne hai discusso con tuo padre, grande esperto di hockey svizzero?
«Sì, certo, io e lui ci confrontiamo costantemente su questioni legate allo sport e alla mia carriera. Ne abbiamo parlato a lungo e siamo arrivati alla stessa conclusione: quella bianconera è una squadra ambiziosa, desiderosa di tornare a battagliare per qualcosa di importante. Dopo aver ascoltato i piani di Domenichelli, la decisione è stata facile».

Hai firmato ben prima di sapere che la panchina bianconera sarebbe stata affidata a McSorley. Cosa ti aspetti da lui?
«Spero di sentirlo al più presto per chiacchierare del nostro futuro insieme. Non vedo l’ora di lavorare con lui, Chris è uno dei grandi nomi del nostro hockey. La gente lo rispetta molto per ciò che ha costruito a Ginevra negli ultimi vent’anni. È la persona giusta al posto giusto, perché vuole vincere ed è un coach esigente».

Ritroverai Alessandro Chiesa e Alessio Bertaggia, tuoi compagni nel 2013-14 durante la tua prima stagione a Zugo...
«Sono due ragazzi eccezionali, che ho amato frequentare anche fuori dal ghiaccio. Chiesa mi ha chiamato nei giorni scorsi, felicissimo per il mio arrivo. Negli ultimi anni me lo diceva spesso che mi avrebbe voluto a Lugano. Per quanto riguarda Bertaggia, che rivedrò domani in Nazionale, mi colpiscono i progressi che ha compiuto dopo aver lasciato lo Zugo. Oggi è uno dei giocatori più importanti dell’HCL e non per nulla è uno dei capitani».

Insieme a te arriverà a Lugano anche Samuel Guerra, con il quale hai giocato a Davos.
«È vero, conosco già diversi ragazzi e questo aiuterà il mio inserimento. Samuel è stato mio compagno nel 2012-13, quando tornai in Svizzera dopo tanti anni trascorsi in Finlandia. Eravamo giovani e ambiziosi».

Giovani e ambiziosi come Thürkauf, un altro acquisto bianconero in arrivo da Zugo. Parlaci delle sue caratteristiche.
«Calvin è grande e grosso, fisicamente fortissimo. Non è uno scorer puro, ma è difficilissimo togliergli il disco. È reduce da una stagione sfortunata (frattura della tibia, ndr.) ed è stato fuori per la maggior parte del tempo, ma posso garantire per lui. È un ottimo attaccante e vanta pure tre partite in NHL. In Svizzera non sono molti a poter dire altrettanto».

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