Lugano Tigers
Inviato: 7 ott 2010, 13:23
Bello il post sul basket generico,
qui di seguito ne apro però uno per i Lugano Tigers
Basket Lugano, il sogno diventa realtà!
Straordinaria prestazione dei bianconeri che con una prova di grande maturità sbancano Mosca I ragazzi di Joe Whelton soffrono solo ad inizio gara, poi prendono il controllo e non mollano più
DAL NOSTRO INVIATO
MATTIA MEIER
■ MOSCA Con una grande prova di forza e carattere i Lugano Tigers abbattono il Triumph Lyubertsy a casa sua, ribaltando così il -7 dell'andata. E quella che doveva essere solo un'esperienza, ora è diventata un'avventura.
L'inizio di partita assomiglia sinistrosamente alla partita dell'andata, con i bianconeri impacciati e «solisti» in attacco mentre i russi producono il buon basket ammirato sul parquet dell'Elvetico.
Il pickandroll tra Anderson e l'enorme Trushkin crea non pochi problemi alla retroguardia ticinese, le rotazioni saltano e i varchi si aprono. Buon per il Lugano però che le mani dei padroni di casa sono come la temperatura esterna, ovvero parecchio fredde, e così al Triumph non riesce un allungo che sembra nell'aria.
I Tigers infatti faticano come matti a trovare conclusioni pulite, e quando Efevberha poco dopo il 5' commette il secondo fallo ed è costretto a sedere in panchina la serata sembra farsi tutta in salita.
Ma è forse l'uscita dell'eclettica guardia nigeriana a far scattare qualcosa. Derek Stockalper (7 punti nei primi 10 minuti) sfodera una seconda parte di primo quarto da applausi e suona la carica. I compagni, fedeli al capitano, non si fanno pregare e il primo quarto si chiude sul +2 bianconero (16-18).
E quando Efevberha rientra subito dopo il mini-break il canestro per i bianconeri sembra allargarsi a dismisura. Il numero 23 infila subito 7 punti «alla Efevberha», ma il Lyubertsy tiene botta (24-25). Almeno fino a che Chomicius non decide, abbastanza inspiegabilmente, di far sedere uno dopo l'altro i suoi pezzi da novanta. Una sorta di invito a nozze troppo invitante per il Lugano per essere ignorato. Mladjan buca due volte da tre la retina, Efevberha, Schneidermann e Finn mettono in campo tanta concretezza offensiva e solo le solite evitabili distrazioni difensive permettono ai russi di chiudere sotto di soli 7 punti.
Ma a quel punto il Lugano ormai si è sbloccato. E quando il solito imprendibile Syrovatko riporta di peso i suoi sul -3 la truppa bianconera non si fa prendere dal panico.
Finn e ancora Stockalper ricacciano subito indietro gli avversari, Abukar (altalenante ma decisamente più incisivo di una settimana fa) si carica finalmente la squadra sulle spalle e in pochi minuti i Tigers volano addirittura sul +16.
Coach Chomicius si affida ancora a Syrovatko, l'unico che sembra capirci qualcosa dei suoi (nuovamente -8 a inizio ultimo periodo) ma non basta. Il dominio ticinese a rimbalzo è decisivo (48 carambole catturate contro le 33 russe), come decisiva è stata la panchina, con Sanders, Schneiderman e Mladjan a fornire tanti minuti di qualità. Finisce 66-81 per il Lugano, e il sogno diventa realtà. A partire dal 16 novembre il club bianconero si getterà anima e corpo nell'Eurochallenge.
qui di seguito ne apro però uno per i Lugano Tigers
Basket Lugano, il sogno diventa realtà!
Straordinaria prestazione dei bianconeri che con una prova di grande maturità sbancano Mosca I ragazzi di Joe Whelton soffrono solo ad inizio gara, poi prendono il controllo e non mollano più
DAL NOSTRO INVIATO
MATTIA MEIER
■ MOSCA Con una grande prova di forza e carattere i Lugano Tigers abbattono il Triumph Lyubertsy a casa sua, ribaltando così il -7 dell'andata. E quella che doveva essere solo un'esperienza, ora è diventata un'avventura.
L'inizio di partita assomiglia sinistrosamente alla partita dell'andata, con i bianconeri impacciati e «solisti» in attacco mentre i russi producono il buon basket ammirato sul parquet dell'Elvetico.
Il pickandroll tra Anderson e l'enorme Trushkin crea non pochi problemi alla retroguardia ticinese, le rotazioni saltano e i varchi si aprono. Buon per il Lugano però che le mani dei padroni di casa sono come la temperatura esterna, ovvero parecchio fredde, e così al Triumph non riesce un allungo che sembra nell'aria.
I Tigers infatti faticano come matti a trovare conclusioni pulite, e quando Efevberha poco dopo il 5' commette il secondo fallo ed è costretto a sedere in panchina la serata sembra farsi tutta in salita.
Ma è forse l'uscita dell'eclettica guardia nigeriana a far scattare qualcosa. Derek Stockalper (7 punti nei primi 10 minuti) sfodera una seconda parte di primo quarto da applausi e suona la carica. I compagni, fedeli al capitano, non si fanno pregare e il primo quarto si chiude sul +2 bianconero (16-18).
E quando Efevberha rientra subito dopo il mini-break il canestro per i bianconeri sembra allargarsi a dismisura. Il numero 23 infila subito 7 punti «alla Efevberha», ma il Lyubertsy tiene botta (24-25). Almeno fino a che Chomicius non decide, abbastanza inspiegabilmente, di far sedere uno dopo l'altro i suoi pezzi da novanta. Una sorta di invito a nozze troppo invitante per il Lugano per essere ignorato. Mladjan buca due volte da tre la retina, Efevberha, Schneidermann e Finn mettono in campo tanta concretezza offensiva e solo le solite evitabili distrazioni difensive permettono ai russi di chiudere sotto di soli 7 punti.
Ma a quel punto il Lugano ormai si è sbloccato. E quando il solito imprendibile Syrovatko riporta di peso i suoi sul -3 la truppa bianconera non si fa prendere dal panico.
Finn e ancora Stockalper ricacciano subito indietro gli avversari, Abukar (altalenante ma decisamente più incisivo di una settimana fa) si carica finalmente la squadra sulle spalle e in pochi minuti i Tigers volano addirittura sul +16.
Coach Chomicius si affida ancora a Syrovatko, l'unico che sembra capirci qualcosa dei suoi (nuovamente -8 a inizio ultimo periodo) ma non basta. Il dominio ticinese a rimbalzo è decisivo (48 carambole catturate contro le 33 russe), come decisiva è stata la panchina, con Sanders, Schneiderman e Mladjan a fornire tanti minuti di qualità. Finisce 66-81 per il Lugano, e il sogno diventa realtà. A partire dal 16 novembre il club bianconero si getterà anima e corpo nell'Eurochallenge.