Volevo chiedere se questa cosa è stata riportata anche dai giornali ticinesi o se questi puntano solo il dito sui tifosi del Lugano se succede qualcosa a Lugano. Su questo articolo c’è anche scritto che dopo un’aggressione verso gli arbitri di due anni fa, gli arbitri parcheggiano le macchine fuori Ambrì in un posto segreto e da li vengono portati in pullman alla Valascia. Sono tutti dei fatti che io personalmente non ero a conoscenza e volevo sapere da chi vive in Ticino e segue regolarmente i giornali ticinesi se questi fatti sono conosciuti. Grazie per le risposte!
Non posso dire tutto perchè non posso.. ma sappiate che i fatti sono successi e sono un po piu gravi di quelli descritti.. inoltre la società pur sapendo chi erano gli autori non ha voluto procedere contro di loro... vedete poi voi.... ma sui giornali ticinesi per ora nisba...
Ovviamente questa notizia è stata censurata dai nostri media: avrebbe intaccato l'immagine pura dei tifosi piotti.
I brutti e cattivi possiamo essere solo noi del Lugano.
Essendo la seconda volta che accade dovrebbero fare qualcosa in primis i cugini con chi ha aggredito l'arbitro e in seguito anke la lega potrebbe cercare di far qualcosa...magari una multa che visto che l'ambri sa chi e stato da girare a queste persone cosi la prossima volta ci penseranno 2 volte a fare qualcosa del genere
io capisco avercela con l'arbitro, ma ad arrivare ad aggerdirlo o cercare di farlo e un esagerazione che non ci sta con lo sport.....mi spiace ma queste persone non dovrebbero poter entrare in una pista a tifare.....
Strano però, qui in Ticino non si è sentito nulla, nessun media ne ha parlato... fosse successo a Lugano una cosa simile apriti cielo, ne parlavano per una settimana di fila, squalifica della Resega per tot mesi, ecc ecc ecc...
Si tratta di un atteggiamento "socialmente responsabile" dei media. Che non riportano nessuna notizia per non infiammare gli animi ed evitare che la situazione degeneri in una spirale di violenza
PS Rileggendomi per un attimo sono anche riuscito a credere alle stupidate che ho scritto