cimice77 ha scritto: ↑3 ott 2022, 8:49
Per conto mio la bravura di un coach non va misurata unicamente su quante volte ha vinto anche perché, anche per le squadre cosidette "forti" non é sempre evidente vincere (in passato anche noi ne siamo l'esempio).
Genoni sappiamo che alza il livello ma é comunque lo staff tecnico che deve gestire la situazione.
Sotto i 3 a 0 lo Zugo ha gestito bene la situazione mentre quello dello ZSC é stato disastroso.
I "vecchi" allenatori erano molto "imponenti" c'era la sua idea punto e basta mentre oggi un buon coach deve piu all'ascolto del bisogno dei singoli. Deve riuscire a tirare fuori il meglio da ognuno di loro anche scendendo a compromessi.
Questo non vuol dire snaturare il gioco di un giocatore o snaturare la propria filosofia hockeystica. Semplicemente vuol dire trovare i giusti equilibri.
CMS purtroppo fa parte di quella generazione di vecchi coach, probabilmente l'ultimo dopo Del Curto, che vogliono cambiare di una virgola la propria idea
Ma come sottolinea qualcuno la costruzione di una squadra parte dall'alto.
ll CdA deve scegliere un DS. Un Ds che forzatamente non deve essere stato un grande giocatore ne tanto meno un agente. Un DS deve essere un conoscitore di hockey, conoscere non solo l'hockey "giocato" ma anche l'hockey "amministritativo". Un DS deve avere leadership e sapere gestire un gruppo di persone perché tale é il suo compito e deve sapersi prendere le proprie responsabilità
Le famose "conoscenze" ?? contano fino a un certo punto...ogni giorno sul tavolo dei DS arrivano continuamente dossier di giocatori CH e stranieri.
I nostri 2 ultimi DS rispecchiano queste caratteristiche ??? No dal mio punto vista
In seguito il CdA deve dare un obiettivo al DS. Cosa vuole ?....la risposta vincere non vale...troppo banale. Ricordandosi che un obiettivo dev'essere SMART....
Una volta fissato questo il DS deve iniziare a costruire la squadra partendo dall'allenatore fino al massaggiatore.
Dal momento che il raggiungimento dell'obiettivo il DS deve costruire una squadra con un propria logica e nn soltanto rispondendo alle richieste del coach. Anche in questo caso ascoltare, analizzare e decidere.....
Il Lugano é stato costruito così ? l'impressione é no.
Il portiere é il primo esempio ma anche Granlund per conto mio é l'esempio.
Granlund era uno dei pezzi forti del mercato europeo...negli ultimi anni ha fatto grandi cose come ala......siamo riusciti a prendere una delle migliori ale in Europa (complimenti) e noi la facciamo giocare al centro ! E questo non per necessità !
Se fossi il DS, già nel mese di agosto sarei sceso negli spogliatoio e gli avrei detto qualcosina al coach (tanto piu che i risultati della squadra non inferiori alle attese).
Purtroppo credo che la situazione sia abbastanza compromessa dalla testa a piedi a meno di un bagno di umiltà da parte di tutte le parti in causa