Anno nuovo, vita nuova. Per il Lugano targato Serge Pelletier e per Linus Klasen. Non solo per il nuovo look dell’attaccante svedese, che sfoggia una barbetta appena accennata. Questi sono ovviamente dettagli. Conta ovviamente mille volte di più il rendimento sul ghiaccio e il 2020 dice che in sette partite Klasen ha realizzato 4 reti – tra le quali quella decisiva dell’altra sera a Zurigo – e fornito 3 passaggi decisivi. Con il nuovo allenatore Linus ha insomma ritrovato il sorriso: «A dire il vero – afferma Klasen – non so se sia davvero una questione di sistema di gioco. Io ho l’impressione di aver giocato buone partite anche senza segnare. Adesso le cose stanno girando per il verso giusto in fase realizzativa: non lo nascondo, trovare la via del gol procura sempre belle emozioni».Le migliori sensazioni Klasen ha iniziato a ritrovarle quando Hnat Domenichelli – nella sua unica partita da coach ha avuto l’intuizione di formare la linea completata da David McIntyre e Alessio Bertaggia. Un terzetto che sta trascinando un attacco bianconero invero ancora piuttosto anemico: «È molto bello poter giocare con David e Alessio. Sono due elementi forti e veloci: inoltre tra di noi si è creata subito una chimica interessante. Riusciamo spesso a crearci occasioni per andare in rete. Da qui alla fine della regular season la nostra linea non potrà permettersi di prendersi pause: dovremo riuscire ad esprimerci sempre al massimo delle nostre possibilità».Il Lugano attende però anche le reti degli altri attaccanti. Cosa deve fare meglio la squadra bianconera in fase offensiva? «Tutto, possiamo e dobbiamo fare tutto meglio. Soprattutto tirare di più: contro il Langnau per esempio troppe volte abbiamo effettuato il classico passaggio di troppo».«Diminuire gli errori»Ecco, a proposito di Langnau: alla Cornèr Arena arriva il Rapperswil e per il Lugano sarà fondamentale non ripetere gli stessi errori commessi contro i tigrotti: «Se siamo riusciti a vincere a Zurigo è perché rispetto alla sfida con il Langnau – anche se si tratta di due squadre naturalmente molto diverse – abbiamo diminuito drasticamente il numero di errori commessi. Contro il Rapperswil dobbiamo assolutamente vincere, senza se e senza ma: ne siamo tutti coscienti. Non importa come arriveranno, ma conteranno solo i tre punti. Anche con il Langnau avevamo avuto le nostre occasioni per vincere, ma non le avevamo sfruttate: questa sera non avremo scuse».«La gioia di Freddie»Intanto sabato all’Hallenstadion è venuto a mancare il duello con Fredrik Pettersson, tenuto a riposo dal tecnico zurighese Rikard Grönborg. Un Pettersson diventato da poco papà: «Sì, sono stato a Zurigo a trovarlo quando è diventato padre. Freddie è sempre uno dei miei migliori amici, ci sentiamo ogni due giorni. È felicissimo, da tanto sognava di avere un figlio». A proposito di svedesi e di Svezia: si dice che Klasen abbia già firmato un contratto di due anni con il Lulea: «No, non ho ancora trovato nessun accordo. Il Lulea rimane però una pista interessante: si tratta di uno dei migliori club in Europa. Vediamo ciò che succederà».
Freddie è diventato papà!
Congratulazioni!
(però mica dimentico quel fallo!)
Anno nuovo, vita nuova. Per il Lugano targato Serge Pelletier e per Linus Klasen. Non solo per il nuovo look dell’attaccante svedese, che sfoggia una barbetta appena accennata. Questi sono ovviamente dettagli. Conta ovviamente mille volte di più il rendimento sul ghiaccio e il 2020 dice che in sette partite Klasen ha realizzato 4 reti – tra le quali quella decisiva dell’altra sera a Zurigo – e fornito 3 passaggi decisivi. Con il nuovo allenatore Linus ha insomma ritrovato il sorriso: «A dire il vero – afferma Klasen – non so se sia davvero una questione di sistema di gioco. Io ho l’impressione di aver giocato buone partite anche senza segnare. Adesso le cose stanno girando per il verso giusto in fase realizzativa: non lo nascondo, trovare la via del gol procura sempre belle emozioni».Le migliori sensazioni Klasen ha iniziato a ritrovarle quando Hnat Domenichelli – nella sua unica partita da coach ha avuto l’intuizione di formare la linea completata da David McIntyre e Alessio Bertaggia. Un terzetto che sta trascinando un attacco bianconero invero ancora piuttosto anemico: «È molto bello poter giocare con David e Alessio. Sono due elementi forti e veloci: inoltre tra di noi si è creata subito una chimica interessante. Riusciamo spesso a crearci occasioni per andare in rete. Da qui alla fine della regular season la nostra linea non potrà permettersi di prendersi pause: dovremo riuscire ad esprimerci sempre al massimo delle nostre possibilità».Il Lugano attende però anche le reti degli altri attaccanti. Cosa deve fare meglio la squadra bianconera in fase offensiva? «Tutto, possiamo e dobbiamo fare tutto meglio. Soprattutto tirare di più: contro il Langnau per esempio troppe volte abbiamo effettuato il classico passaggio di troppo».«Diminuire gli errori»Ecco, a proposito di Langnau: alla Cornèr Arena arriva il Rapperswil e per il Lugano sarà fondamentale non ripetere gli stessi errori commessi contro i tigrotti: «Se siamo riusciti a vincere a Zurigo è perché rispetto alla sfida con il Langnau – anche se si tratta di due squadre naturalmente molto diverse – abbiamo diminuito drasticamente il numero di errori commessi. Contro il Rapperswil dobbiamo assolutamente vincere, senza se e senza ma: ne siamo tutti coscienti. Non importa come arriveranno, ma conteranno solo i tre punti. Anche con il Langnau avevamo avuto le nostre occasioni per vincere, ma non le avevamo sfruttate: questa sera non avremo scuse».«La gioia di Freddie»Intanto sabato all’Hallenstadion è venuto a mancare il duello con Fredrik Pettersson, tenuto a riposo dal tecnico zurighese Rikard Grönborg. Un Pettersson diventato da poco papà: «Sì, sono stato a Zurigo a trovarlo quando è diventato padre. Freddie è sempre uno dei miei migliori amici, ci sentiamo ogni due giorni. È felicissimo, da tanto sognava di avere un figlio». A proposito di svedesi e di Svezia: si dice che Klasen abbia già firmato un contratto di due anni con il Lulea: «No, non ho ancora trovato nessun accordo. Il Lulea rimane però una pista interessante: si tratta di uno dei migliori club in Europa. Vediamo ciò che succederà».
Freddie è diventato papà!
Congratulazioni!
(però mica dimentico quel fallo!)
Anno nuovo, vita nuova. Per il Lugano targato Serge Pelletier e per Linus Klasen. Non solo per il nuovo look dell’attaccante svedese, che sfoggia una barbetta appena accennata. Questi sono ovviamente dettagli. Conta ovviamente mille volte di più il rendimento sul ghiaccio e il 2020 dice che in sette partite Klasen ha realizzato 4 reti – tra le quali quella decisiva dell’altra sera a Zurigo – e fornito 3 passaggi decisivi. Con il nuovo allenatore Linus ha insomma ritrovato il sorriso: «A dire il vero – afferma Klasen – non so se sia davvero una questione di sistema di gioco. Io ho l’impressione di aver giocato buone partite anche senza segnare. Adesso le cose stanno girando per il verso giusto in fase realizzativa: non lo nascondo, trovare la via del gol procura sempre belle emozioni».Le migliori sensazioni Klasen ha iniziato a ritrovarle quando Hnat Domenichelli – nella sua unica partita da coach ha avuto l’intuizione di formare la linea completata da David McIntyre e Alessio Bertaggia. Un terzetto che sta trascinando un attacco bianconero invero ancora piuttosto anemico: «È molto bello poter giocare con David e Alessio. Sono due elementi forti e veloci: inoltre tra di noi si è creata subito una chimica interessante. Riusciamo spesso a crearci occasioni per andare in rete. Da qui alla fine della regular season la nostra linea non potrà permettersi di prendersi pause: dovremo riuscire ad esprimerci sempre al massimo delle nostre possibilità».Il Lugano attende però anche le reti degli altri attaccanti. Cosa deve fare meglio la squadra bianconera in fase offensiva? «Tutto, possiamo e dobbiamo fare tutto meglio. Soprattutto tirare di più: contro il Langnau per esempio troppe volte abbiamo effettuato il classico passaggio di troppo».«Diminuire gli errori»Ecco, a proposito di Langnau: alla Cornèr Arena arriva il Rapperswil e per il Lugano sarà fondamentale non ripetere gli stessi errori commessi contro i tigrotti: «Se siamo riusciti a vincere a Zurigo è perché rispetto alla sfida con il Langnau – anche se si tratta di due squadre naturalmente molto diverse – abbiamo diminuito drasticamente il numero di errori commessi. Contro il Rapperswil dobbiamo assolutamente vincere, senza se e senza ma: ne siamo tutti coscienti. Non importa come arriveranno, ma conteranno solo i tre punti. Anche con il Langnau avevamo avuto le nostre occasioni per vincere, ma non le avevamo sfruttate: questa sera non avremo scuse».«La gioia di Freddie»Intanto sabato all’Hallenstadion è venuto a mancare il duello con Fredrik Pettersson, tenuto a riposo dal tecnico zurighese Rikard Grönborg. Un Pettersson diventato da poco papà: «Sì, sono stato a Zurigo a trovarlo quando è diventato padre. Freddie è sempre uno dei miei migliori amici, ci sentiamo ogni due giorni. È felicissimo, da tanto sognava di avere un figlio». A proposito di svedesi e di Svezia: si dice che Klasen abbia già firmato un contratto di due anni con il Lulea: «No, non ho ancora trovato nessun accordo. Il Lulea rimane però una pista interessante: si tratta di uno dei migliori club in Europa. Vediamo ciò che succederà».
Freddie è diventato papà!
Congratulazioni!
(però mica dimentico quel fallo!)
Anno nuovo, vita nuova. Per il Lugano targato Serge Pelletier e per Linus Klasen. Non solo per il nuovo look dell’attaccante svedese, che sfoggia una barbetta appena accennata. Questi sono ovviamente dettagli. Conta ovviamente mille volte di più il rendimento sul ghiaccio e il 2020 dice che in sette partite Klasen ha realizzato 4 reti – tra le quali quella decisiva dell’altra sera a Zurigo – e fornito 3 passaggi decisivi. Con il nuovo allenatore Linus ha insomma ritrovato il sorriso: «A dire il vero – afferma Klasen – non so se sia davvero una questione di sistema di gioco. Io ho l’impressione di aver giocato buone partite anche senza segnare. Adesso le cose stanno girando per il verso giusto in fase realizzativa: non lo nascondo, trovare la via del gol procura sempre belle emozioni».Le migliori sensazioni Klasen ha iniziato a ritrovarle quando Hnat Domenichelli – nella sua unica partita da coach ha avuto l’intuizione di formare la linea completata da David McIntyre e Alessio Bertaggia. Un terzetto che sta trascinando un attacco bianconero invero ancora piuttosto anemico: «È molto bello poter giocare con David e Alessio. Sono due elementi forti e veloci: inoltre tra di noi si è creata subito una chimica interessante. Riusciamo spesso a crearci occasioni per andare in rete. Da qui alla fine della regular season la nostra linea non potrà permettersi di prendersi pause: dovremo riuscire ad esprimerci sempre al massimo delle nostre possibilità».Il Lugano attende però anche le reti degli altri attaccanti. Cosa deve fare meglio la squadra bianconera in fase offensiva? «Tutto, possiamo e dobbiamo fare tutto meglio. Soprattutto tirare di più: contro il Langnau per esempio troppe volte abbiamo effettuato il classico passaggio di troppo».«Diminuire gli errori»Ecco, a proposito di Langnau: alla Cornèr Arena arriva il Rapperswil e per il Lugano sarà fondamentale non ripetere gli stessi errori commessi contro i tigrotti: «Se siamo riusciti a vincere a Zurigo è perché rispetto alla sfida con il Langnau – anche se si tratta di due squadre naturalmente molto diverse – abbiamo diminuito drasticamente il numero di errori commessi. Contro il Rapperswil dobbiamo assolutamente vincere, senza se e senza ma: ne siamo tutti coscienti. Non importa come arriveranno, ma conteranno solo i tre punti. Anche con il Langnau avevamo avuto le nostre occasioni per vincere, ma non le avevamo sfruttate: questa sera non avremo scuse».«La gioia di Freddie»Intanto sabato all’Hallenstadion è venuto a mancare il duello con Fredrik Pettersson, tenuto a riposo dal tecnico zurighese Rikard Grönborg. Un Pettersson diventato da poco papà: «Sì, sono stato a Zurigo a trovarlo quando è diventato padre. Freddie è sempre uno dei miei migliori amici, ci sentiamo ogni due giorni. È felicissimo, da tanto sognava di avere un figlio». A proposito di svedesi e di Svezia: si dice che Klasen abbia già firmato un contratto di due anni con il Lulea: «No, non ho ancora trovato nessun accordo. Il Lulea rimane però una pista interessante: si tratta di uno dei migliori club in Europa. Vediamo ciò che succederà».
Freddie è diventato papà!
Congratulazioni!
(però mica dimentico quel fallo!)
Penso che anche lui non dimentichi mai i falli..soprattutto quelli da dietro ....