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Grog ha scritto: ↑12 giu 2025, 12:16 Poche reazioni a questo commento nell'altro thread, che esemplifica la filosofia di Steinmann:

"Non è assolutamente una questione di personalità, bensì di stile di hockey: io ambisco a un gioco di squadra, mentre a lui serve parecchia libertà di azione in zona offensiva. Con queste prospettive, non sarebbe stato positivo restare legati né per lui né per noi."

Avrebbe eliminato Nummelin ?
Io trovo che è pericoloso fidarsi solo del gioco di squadra, e hai bisogno di una certa libertà davanti.

dzurilla ha scritto: ↑12 giu 2025, 23:21 Concordo con gli ultimi interventi e sul licenziamento di Joly qualcosa non mi torna…
Il primo anno Joly, assieme a Calvin e Carr formava il miglior terzetto della Lega, che tutti ci invidiavano
L’ultima stagione, complici alcuni infortuni ed una gestione della squadra caotica, anche Joly ha convinto di meno: quando tutto andava male, non al top fisicamente, si è intestardito a cercar di risolvere le partite da solo, con turnover sulla blu e serpentine infinita
Significa che Joly non è più un ottimo giocatote? NO
Significa che non poteva più essere utile al Lugano? NO!
A Lugano si ha l’abitudine, nei numerosi momenti di crisi, di cercare un capro espiatorio e puntare il dito o contro l’allenatore o contro gli elementi di maggior classe.
Vi ricordate di come sono stati liquidati Klasen, Robitaille, Spooner ( ma questa è un’altra storia…), Bednar, Brunner, Loeffel ed addirittura gli eccelsi Nummelin e Metropolit?
La chimica di una squadra di hockey è complessa, non si può avere un roster con 15 Joly ma neanche con 15 Morini ( con tutto il rispetto per Giovanni che il suo lo fa e bene!)
Mi sembra che il buon Steinmann (“uomo di pietra”), desideroso di ribadire con fermezza ed una certa arroganza la sua posizione si sia finora liberato degli uomini di classe ( Joly, Arco, Carr) mentre ha tenuto vari giocatori mediocri quali Dahlstrom, Cormier, addirittura Aleksi Peltonen.
Non dico tutti e tre, ma io Joly me lo sarei tenuto ben stretto ( oltretutto con un contratto in essere), anche perché con 4-5 nuovi stranieri a Lugano siamo abituati che almeno due o tre li toppiamo alla grande…
Spero non ci staremo piottizzando ( il pic e pala di Cereda?) e non stiamo neanche raggiungendo il nostro “modello” Rappi ( Vicki dixit… ) se non per la qualità della pista, vetusta come la loro
Steinmann si ricorderà di certo che nel Rapperswil più convincente il gioco offensivo ed il Power play era gestito da due elementi tecnici quali l’immenso Cervenka e Moy, mica dai ruzzoni quali Zangger & co.
C’est pas “Très Joly” e ti rimpiangeremo molto…

barabitt ha scritto: ↑13 giu 2025, 8:42 Allora, partiamo dal presupposto che sono anni che facciamo cagare e che con le precedenti filosofie (giocatori forti, ex NHL, ecc) non abbiamo cavato un ragno dal buco. Per ripartire e provare a fare qualcosa di decente (ci vorranno almeno 2/3) bisogna ricostruire dalle basi, quindi, visto che non stiamo costruendo la squadra per vincere il campionato, credo che Steinmann stia cercando di comporre un gruppo caratterialmente solido, disposto a sacrificarsi e con lo spirito di squadra giusto. Questo gli permetterà di avere una squadra compatta, con un gioco semplice e che tutti seguiranno, il tutto con lo scopo di migliorare/consolidare la posizione in classifica. Costruite le basi e la filosofia giusta, negli anni si potranno inserire quei giocatori che faranno la differenza e che potranno permetterti di vincere, magari, qualcosa !!
Dimenticatevi quindi in questa stagione un Lugano spumeggiante e che darà spettacolo, io credo che si stia costruendo una squadra che possa essere solida e che in questo modo sia in grado di fare una stagione (tranquilla). Per tale motivo Steinmanno credo non voglia giocatori troppo estrosi o troppo solisti, per il suo progetto necessita, prima di tutto, di uomini squadra; ciò non significa avere una squadra "pic e pala", ma semplicemente una squadra composta da buoni giocatori, maggiormente disposti a seguire il suo credo e ad aiutarsi vicendevolmente per lo scopo finale e per la squadra.