"Ritrovare la Resega dopo tanti anni? Sarà strano"
JJ Aeschlimann si è detto felicissimo di tornare a Lugano: "Passare la barricata? Lo sto nuovamente vivendo sulla pelle"
Articolo di MEG

Ti-Press/Samuel Golay
LUGANO – Riecco Aeschlimann, riecco JJ. Un storia d’amore interrottasi otto anni fa ricomincerà il primo giugno, quando l’ormai ex direttore sportivo dell’Ambrì tornerà protagonista alla Resega.
Le righe con le quali il Lugano ha comunicato il ritorno dell’ex capitano e bandiera – dal prossimo mese direttore amministrativo – sono arrivate improvvise e sorprendenti. Hanno creato scompiglio e, in fondo, anche buonumore. Forse era giusto che finisse così. Certo che passare dall’altra parte della barricata, un’altra volta, non dev’essere stato facile…
“È qualcosa a cui sto ancora pensando – è intervenuto proprio JJ – lo sto nuovamente vivendo sulla mia pelle. È strano. Ma sono felicissimo, davvero”.
Diventando biancoblù, dopo una vita in bianconero, hai probabilmente attirato su di te le ire dei tifosi. Ora sarà uguale.
“Non mi considero al di sopra delle parti. Sarebbe presuntuoso farlo. Però è giusto sottolineare che non ho problemi a tornare alla Resega. Dalla Valascia ho ricevuto molti attestati di stima e atti d’incoraggiamento. Ora la mia unica preoccupazione è quella di far bene il mio nuovo incarico”.
Nel momento in cui fu comunicata l’interruzione del rapporto con l’Ambrì, del futuro Aeschlimann sapeva poco.
“Verissimo. Ho valutato qualche proposta: la Lega, qualche club oltre Gottardo che mi offriva la guida del Settore Giovanile, la disoccupazione… e poi è arrivata la chiamata del Lugano”.
Si è chiuso tutto in poco tempo?
“Qualche contatto era già avvenuto in passato. La trattativa vera si è però aperta e chiusa di recente. E in pochissimi giorni”.
Dopo anni il ghiaccio non sarà più protagonista della tua vita. Sarà dura abituarsi…
“Non credo. No, non penso mi mancherà il ruolo ricoperto. Andrò ad assumere una posizione importante, diverrò parte di un team che dovrà funzionare. E poi, pur non prendendo più decisioni riguardanti l’ambito sportivo, rimarrò nel mondo dell’hockey. È questo quel che conta”.
Non avere a che fare con la squadra ti eviterà critiche…
“Quelle magari non arriveranno dai giornalisti ma, se non svolgerò bene i compiti che mi affideranno, pioveranno da qualche altra parte. Non cambierà molto”.
Ritrovare la Resega da padrone di casa sarà particolare…
“Sarà strano. Dopo quattordici stagioni da giocatore…”.
http://www.tio.ch/News/Sport/Hockey/734 ... ra-strano/