«Ho lavorato duro, il ginocchio è quasi al 100%: ho diverse cose in sospeso»
Giovanni Morini, dopo i due brutti infortuni patiti nel corso della scorsa stagione, sta affrontando un campo di allenamento con l'Italia ma è pronto a tornare alla Resega
Keystone
LUGANO - Prima la rottura della rotula nella sfida casalinga dello scorso 27 novembre contro lo Zugo, poi la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro rimediata nel corso di gara-2 di semifinale contro il Ginevra: la prima stagione di Giovanni Morini nelle fila del Lugano non è stata fortunatissima e si è conclusa anzitempo. Eppure il 21enne italiano nelle 30 sfide di regular season ha messo a referto 3 reti e 1 assist, a cui vanno aggiunti il gol e i due assist firmati nei playoff.
«Ho diverse cose in sospeso e non vedo l’ora di ricominciare - ha sottolineato proprio l’attaccante bianconero - Il mio primo obiettivo sarà quello di portare a termine l’intera stagione, confermando e migliorando ciò che ho fatto lo scorso anno. A dir la verità sono stato il primo a sorprendermi di come sono riuscito ad adattarmi alla LNA; c’ho messo un po’ di più a capire qualche meccanismo, ma fisicamente mi sono trovato molto bene».
Il brutto infortunio patito in seguito alla carica subita da Tim Traber è ormai alle spalle, tanto è vero che Morini in questi giorni è impegnato in un campo di allenamento della sua nazionale, ed è quindi tornato sul ghiaccio prima di tutti i suoi compagni di club. «Ho lavorato duramente per tornare al 100% e posso dire di aver centrato il mio obiettivo; il ginocchio destro è praticamente identico al sinistro. Mi sento quasi nuovo. Qui con l’Italia ci stiamo allenando bene, nei prossimi giorni sosterremo due amichevoli, poi il 29 tornerò per preparare al meglio la stagione», ha spiegato.
Il Lugano lo aspetta, Shedden anche, ma Morini sa che nessuno gli regalerà nulla. «Doug lo scorso anno mi ha dato molta fiducia e questo mi ha permesso di giocare in maniera serena e tranquilla… con la mia linea abbiamo sempre avuto molto ghiaccio. So benissimo che dovrò lottare tantissimo per conquistarmi il mio posto in rosa, visto che per il posto di centro ci sarà molta competizione ma questa non è una cosa che mi spaventa, anzi è un bene», ha sottolineato il numero 20 bianconero che al termine della stagione 2016/17 disputerà il suo primo Mondiale “tra i grandi”: «Sarà una bella esperienza, visto che nel girone affronteremo grandissime squadre come la Russia, gli USA e la Svezia. Prima di tutto proveremo a salvarci, anche se mi dispiace non trovare la Svizzera… sarebbe stato molto simpatico giocare contro i miei compagni», ha concluso.
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