Quattro linee da sogno per puntare in alto
La sosta estiva è ancora lunga, i giocatori bianconeri sono alle prese con la preparazione fisica, ma abbiamo provato ad analizzare i possibili terzetti offensivi della stagione 2013/14
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Ti-Press / Gabriele Putzu
LUGANO – All’inizio del campionato mancano ancora tre mesi, di acqua sotto i ponti ne passerà ancora parecchia ma i tifosi luganesi non possono non analizzare la rosa che, ora come ora, è a disposizione di Patrick Fischer e Peter Andersson. Aspettando che i giocatori completino la preparazione fisica a secco, prima di tornare a pattinare sul ghiaccio, risulta evidente che nelle file luganesi manca ancora uno straniero, quasi sicuramente un attaccante che potrebbe essere un’ala, più che un centro. Il perché? Facile. Proviamo ad analizzare le linee offensive dei sottocenerini.
La prima, verosimilmente, vedrà assieme Metropolit, Rüfenacht e Domenichelli: i primi due già nella scorsa stagione hanno sempre giocato in coppia e hanno sempre reso alla grande. Perché dividerli? Con Hnat, specie in power play, hanno fatto faville. Si è sempre detto che Fischer potrebbe prendere spunto dal gioco di Huras che nei 17 mesi vissuti assieme è andato in crescendo… e allora perché modificare un qualcosa che funzionava?
La seconda linea – stiamo sempre giocando e provando a fare un toto-formazione – dovrebbe essere quella in cui si avranno i maggiori cambi: i nuovi arrivati, Dan Fritsche ed Eric Walsky, potrebbero scendere in pista assieme, visto anche il passato in comune a Ginevra. I due investimenti fatti dalla società difficilmente giocheranno in terza o quarta linea… e qui però si evidenzia il buco nella formazione. Manca un’ala, visto che Jordy Murray e Reuille difficilmente cambieranno partner…
I partner del primo, in effetti, non dovrebbero cambiare: McLean e Kostner dovrebbero costituire insieme al più piccolo dei Murray la terza linea offensiva. La scorsa stagione i tre hanno costituito una seconda linea molto interessante e la crescita dei due ragazzi, grazie all’esperienza di Brett, è stata notevole.
Per la quarta, invece, ci sarebbe da sbizzarrirsi: Reuille, Brady Murray – quando riuscirà a rientrare dal suo problema alla spalla –, Conne, Sannitz, Fazzini e Dal Pian potrebbero giocarsi i tre posti rimanenti per completare l’assetto offensivo bianconero. Murray, onestamente, meriterebbe di giocare in una linea più offensiva, piuttosto che in una checker line, ma difficilmente una volta ritrovato il ghiaccio il 28enne troverà subito moltissimo spazio. La precauzione non deve essere mai troppa, visti i suoi innumerevoli infortuni. Una volta stabilizzato e ritrovato il vero Brady, allora si che lo statunitense potrebbe risultare un’arma determinante anche in una fantomatica seconda linea…
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