Media: commenti e notizie
Moderatore: Thor41
Re: Media: commenti e notizie
Dispiace sempre quando qualcuno ci lascia, ma ricordiamoci che il buon Juri ha portato l'ambri vicinissimo al fallimento indebitando la società a più non posso. È facile fare una bella squadra con i soldi che non hai. Caso emblematico il Lugano calcio FC che a causa di una gestione sciagurata è fallito clamorosamente
Re: Media: commenti e notizie
Le cose nn sono proprio andate così.
Re: Media: commenti e notizie
La pausa prima della tempesta
di PIERGIORGIO GIAMBONINI
E pausa sia. Stavolta di addirittura una dozzina di giorni. Rossocrociati ovviamente esclusi, che loro già oggi tornano al lavoro per un campo d’allenamento da iniziare a Kloten e proseguire da domani a sabato a Stavanger, in Norvegia, due amichevoli comprese. Della partita, e non succedeva da un bel pezzo, pure tre ticinesi e… mezzo, ovvero il vieppiù solido difensore Chiesa e le ali offensive Pestoni, Sciaroni e Hofmann. Ma di loro e della nazionale (comprendente pure il capitano bianconero Hirschi) si dirà appunto nei prossimi giorni. Per tutti gli altri magari la pausa durerà invece un paio di giorni in più, poi inizieranno però le cose serie per davvero: perché ormai siamo vicinissimi al primo traguardo stagionale, e di tempo da perdere non ce n’è più, e non appena partiranno poi playoff e playout non ci saranno nemmeno più gli abituali tempi di recupero. Quando insomma si comincerà a giocare un giorno sì e uno no, verrà fuori – oltre che, certo, la forma del momento – pure la verità vera. E gli allenatori sono i primi ad essere quindi coscienti della fondamentale importanza di questa dozzina di giorni senza partite. Fondamentale per sistemare tutto il sistemabile, dalla condizione atletica al “mentale”, dall’assetto di gioco all’assemblaggio delle linee, passando se possibile dal recupero di qualche giocatore infortunato. È e sarà così per tutti, e ovviamente non fanno eccezione né un Lugano tornato a balbettare nello scorso weekend proprio quand’era sembrato in netta fase ascendente, né un Ambrì che balbetta invece da anni e che anche sotto la guida di Pelletier non riesce a dare continuità e concretezza a quelli che son pur stati i sensibili passi avanti a livello di gioco. Spiace allora dirlo, ma a cinque giornate dalla fine della regular-season di certezze sull’asse Resega – Valascia continuano ad essercene poche. Troppo poche. Certezze che, livello di gioco a parte (ovvero l’insieme di qualità, rendimento, efficacia, ritmo, fisicità, intensità e quant’altro), non possono prescindere dalla continuità dello stesso: che quando in stagione hai vinto una sola volta (nel penultimo weekend) tre partite “piene” di fila, e di vincerne quattro una dopo l’altra negli ultimi tre campionati ti è capitato una sola volta (15 mesi fa…), com’è il caso del Lugano; o quando in stagione non sei mai andato oltre i due successi consecutivi, e l’ultima volta che ci sei riuscito risale pure a 15 mesi or sono, com’è il caso dell’Ambrì-Piotta, beh, allora non ci sono davvero molti motivi per illudersi di poterlo finire in gloria, quest’ennesimo inverno finora povero di acuti. E non rimane quindi che sperare che questa pausa possa finalmente servire a cambiare concretamente i parametri di cui sopra. E che il Lugano, pur uscito lanciato da gennaio, si blocchi per davvero sull’arco di più partite, smentendo con i fatti chi – come il sottoscritto – teme che un gruppo così affollato di (oltretutto determinanti) veterani non sia in grado di fare molta strada al ritmo imposto dai playoff. E che l’Ambrì si “liberi” una volta per tutte da tutti i suoi incubi, e diventi per davvero – a suon di risultati, insomma – il Nuovo Ambrì di Pelletier, ed eviti così di precipitare pure quest’anno fin sull’orlo del precipizio. Benvenuta sia quindi quest’ultima pausa agonistica per lavorare lontani dalla quotidianità dei discorsi appena (ri)fatti. Ultima annotazione: alla ripresa, come si suol dire, delle ostilità, venerdì della prossima settimana, obiettivo di classifica dell’HCL sarà di respingere l’attacco del Ginevra (-2) al 6° posto e di insidiare nel contempo il 4° allo Zurigo (+5 e con una partita da recuperare…) possibile avversario nei quarti di finale, in alternativa allo Zugo. Obiettivo invece dell’HCAP sarà di togliere al Rapperswil (+5) quel 10° rango garanzia di fattore-pista al via di quello che sarà poi il confronto diretto nel primo turno di playout. Buona pausa a tutti.
I suoi articoli fanno sempre più schifo. Magari qualcuno dovrebbe informarlo che nel 2013 abbiamo vinto 9 partite su 12 (scusate se è poco).
di PIERGIORGIO GIAMBONINI
E pausa sia. Stavolta di addirittura una dozzina di giorni. Rossocrociati ovviamente esclusi, che loro già oggi tornano al lavoro per un campo d’allenamento da iniziare a Kloten e proseguire da domani a sabato a Stavanger, in Norvegia, due amichevoli comprese. Della partita, e non succedeva da un bel pezzo, pure tre ticinesi e… mezzo, ovvero il vieppiù solido difensore Chiesa e le ali offensive Pestoni, Sciaroni e Hofmann. Ma di loro e della nazionale (comprendente pure il capitano bianconero Hirschi) si dirà appunto nei prossimi giorni. Per tutti gli altri magari la pausa durerà invece un paio di giorni in più, poi inizieranno però le cose serie per davvero: perché ormai siamo vicinissimi al primo traguardo stagionale, e di tempo da perdere non ce n’è più, e non appena partiranno poi playoff e playout non ci saranno nemmeno più gli abituali tempi di recupero. Quando insomma si comincerà a giocare un giorno sì e uno no, verrà fuori – oltre che, certo, la forma del momento – pure la verità vera. E gli allenatori sono i primi ad essere quindi coscienti della fondamentale importanza di questa dozzina di giorni senza partite. Fondamentale per sistemare tutto il sistemabile, dalla condizione atletica al “mentale”, dall’assetto di gioco all’assemblaggio delle linee, passando se possibile dal recupero di qualche giocatore infortunato. È e sarà così per tutti, e ovviamente non fanno eccezione né un Lugano tornato a balbettare nello scorso weekend proprio quand’era sembrato in netta fase ascendente, né un Ambrì che balbetta invece da anni e che anche sotto la guida di Pelletier non riesce a dare continuità e concretezza a quelli che son pur stati i sensibili passi avanti a livello di gioco. Spiace allora dirlo, ma a cinque giornate dalla fine della regular-season di certezze sull’asse Resega – Valascia continuano ad essercene poche. Troppo poche. Certezze che, livello di gioco a parte (ovvero l’insieme di qualità, rendimento, efficacia, ritmo, fisicità, intensità e quant’altro), non possono prescindere dalla continuità dello stesso: che quando in stagione hai vinto una sola volta (nel penultimo weekend) tre partite “piene” di fila, e di vincerne quattro una dopo l’altra negli ultimi tre campionati ti è capitato una sola volta (15 mesi fa…), com’è il caso del Lugano; o quando in stagione non sei mai andato oltre i due successi consecutivi, e l’ultima volta che ci sei riuscito risale pure a 15 mesi or sono, com’è il caso dell’Ambrì-Piotta, beh, allora non ci sono davvero molti motivi per illudersi di poterlo finire in gloria, quest’ennesimo inverno finora povero di acuti. E non rimane quindi che sperare che questa pausa possa finalmente servire a cambiare concretamente i parametri di cui sopra. E che il Lugano, pur uscito lanciato da gennaio, si blocchi per davvero sull’arco di più partite, smentendo con i fatti chi – come il sottoscritto – teme che un gruppo così affollato di (oltretutto determinanti) veterani non sia in grado di fare molta strada al ritmo imposto dai playoff. E che l’Ambrì si “liberi” una volta per tutte da tutti i suoi incubi, e diventi per davvero – a suon di risultati, insomma – il Nuovo Ambrì di Pelletier, ed eviti così di precipitare pure quest’anno fin sull’orlo del precipizio. Benvenuta sia quindi quest’ultima pausa agonistica per lavorare lontani dalla quotidianità dei discorsi appena (ri)fatti. Ultima annotazione: alla ripresa, come si suol dire, delle ostilità, venerdì della prossima settimana, obiettivo di classifica dell’HCL sarà di respingere l’attacco del Ginevra (-2) al 6° posto e di insidiare nel contempo il 4° allo Zurigo (+5 e con una partita da recuperare…) possibile avversario nei quarti di finale, in alternativa allo Zugo. Obiettivo invece dell’HCAP sarà di togliere al Rapperswil (+5) quel 10° rango garanzia di fattore-pista al via di quello che sarà poi il confronto diretto nel primo turno di playout. Buona pausa a tutti.
I suoi articoli fanno sempre più schifo. Magari qualcuno dovrebbe informarlo che nel 2013 abbiamo vinto 9 partite su 12 (scusate se è poco).
PER L'ONORE E PER LA GLORIA DELLA CITTÀ
Media: commenti e notizie
Articolo più che ridicolo! Solo perché in valle fanno pena esercita disfattismo verso il Lugano. Forse è un suo desiderio che finisca così. Il Lugano visto nel 2013 mi rende abbastanza fiducioso e di quello che sta succedendo su a Uri non mi interesse per niente!
NON MOLLARE MAI!
- nylanderfan
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- Località: Savosa, Switzerland
Re: Media: commenti e notizie
Fermate il Giambo...oramai è partito per la tangenziale. 
from Bure to Boeser


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Bianconero#19
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Re: Media: commenti e notizie
Lo fermeranno alcune donnine che bazzicano la tangenziale??nylanderfan ha scritto:Fermate il Giambo...oramai è partito per la tangenziale.
Re: Media: commenti e notizie
Con una serie de 9 partite vinte su 12, nei play-pff sei in finale!!!!! bravo Giambo... forse bisogna spiegargli che non sei obbligatio a chiudere le serie sul 4 a 0. Ridicolo!!!
Re: Media: commenti e notizie
Da come scrive sembra che il Lugano è al penultimo posto appena sopra l'Ambrì... ridicolo!
“It gives me a migraine headache - Thinking down to your level”
(Megadeth – “Sweating Bullets”)
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Re: Media: commenti e notizie
Chissà cosa scriverà quando quest'anno vinceremo il titolo 