Vicky Mantegazza, la presidente

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Moderatore: Thor41

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Metro the best
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Metro the best »

Ma poi al di là di tutto costoro stanno pubblicamente o meno attribuendo le colpe ai giocatori con i playout all'orizzonte, non sono neanche furbi...se amate davvero il Lugano garantitene la sopravvivenza facendovi da parte, quando serve nella vita è giusto fare un passo indietro, per favore :pope:
barabitt
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da barabitt »

Allego questo post preso da HSHS inserito da Nordiques, lo trovo interessante:

Il fatto è che la percezione della pres non è la realtà, , è quella che a lei piacerebbe … „un club unito“ ma se la Resega è sempre vuota dai … la gente se ne sbatte ….sono solo i suoi lecchini che cercano di rassicurarla che va tutto bene perché non vogliono mollare il cadreghino … è un caos …
barabitt
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da barabitt »

Mi permetto di allegare questo post di Mamo apparso su HSHS, lo trovo davvero azzeccato !!



La "Teoria del Cavallo Morto" è una metafora satirica che riflette il modo in cui alcune persone, istituzioni o nazioni affrontano problemi evidenti e impossibili da risolvere. Invece di accettare la realtà, si ostinano a giustificarli.

L'idea centrale è chiara: se scopri di stare cavalcando un cavallo morto, la cosa più sensata da fare è scendere e lasciarlo.

Tuttavia, nella pratica, spesso accade il contrario. Invece di abbandonare il cavallo morto, si adottano misure come:

Comprare una nuova sella per il cavallo.

Migliorare la sua alimentazione, nonostante sia morto.

Cambiare il cavaliere invece di affrontare il problema reale.

Licenziare il responsabile dei cavalli e assumerne uno nuovo, sperando in un risultato diverso.

Organizzare riunioni per discutere come aumentare la velocità del cavallo morto.

Creare comitati o gruppi di lavoro per analizzare il problema da ogni angolazione. Questi gruppi lavorano per mesi, redigono rapporti e alla fine giungono a una conclusione ovvia: il cavallo è morto.

Giustificare gli sforzi confrontando il cavallo con altri cavalli morti simili e concludere che il problema era una mancanza di addestramento.

Proporre corsi di formazione per il cavallo, aumentando così il budget.

Ridefinire il concetto di "morto" per convincersi che il cavallo ha ancora delle possibilità.

Lezione appresa:

Questa teoria mette in evidenza come molte persone e organizzazioni preferiscano negare la realtà e sprecare tempo, risorse ed energie in soluzioni inutili, invece di accettare il problema fin dall’inizio e prendere decisioni più intelligenti ed efficaci.
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Nicku
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Nicku »

Questo club – o meglio, questa dirigenza incompetente guidata da Vicky – riesce come nessun altro nell’hockey svizzero a togliere anche l’ultimo briciolo di passione, speranza e identificazione con questi colori.

Dopo anni passati a sostenere questa squadra con il cuore, devo ammetterlo: è finita. Proprio come in una relazione che non funziona più da tempo, arriva il momento in cui bisogna accettare la realtà e prendere delle decisioni.

Con questa dirigenza non sono più disposto a sostenere questo "club" – o meglio, le macerie che hanno lasciato. E sinceramente, non ce la faccio più. Ogni volta che vedo come questa società, che un tempo era un’istituzione dell’hockey svizzero, viene distrutta da un gruppo di incapaci, mi viene il voltastomaco.

È ora che più tifosi possibile mandino un segnale forte e chiaro. Perché c’è una cosa che Madame Mantegazza non ha ancora capito: lei NON È l’HC Lugano. Non importa quanti soldi ci mette dentro – il club appartiene ai tifosi, non a lei e alla sua cerchia di lecchini e servili opportunisti.

Onestamente, non sopporto più di vedere la sua faccia, né quella dei suoi lacchè. Basta. Chi ama veramente questa squadra deve chiedersi se continuare a sostenerla così com’è, accettando passivamente il declino, oppure alzare la voce e pretendere un cambiamento.
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Thor41
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Thor41 »

Nicku ha scritto: 28 feb 2025, 9:32 Questo club – o meglio, questa dirigenza incompetente guidata da Vicky – riesce come nessun altro nell’hockey svizzero a togliere anche l’ultimo briciolo di passione, speranza e identificazione con questi colori.

Dopo anni passati a sostenere questa squadra con il cuore, devo ammetterlo: è finita. Proprio come in una relazione che non funziona più da tempo, arriva il momento in cui bisogna accettare la realtà e prendere delle decisioni.

Con questa dirigenza non sono più disposto a sostenere questo "club" – o meglio, le macerie che hanno lasciato. E sinceramente, non ce la faccio più. Ogni volta che vedo come questa società, che un tempo era un’istituzione dell’hockey svizzero, viene distrutta da un gruppo di incapaci, mi viene il voltastomaco.

È ora che più tifosi possibile mandino un segnale forte e chiaro. Perché c’è una cosa che Madame Mantegazza non ha ancora capito: lei NON È l’HC Lugano. Non importa quanti soldi ci mette dentro – il club appartiene ai tifosi, non a lei e alla sua cerchia di lecchini e servili opportunisti.

Onestamente, non sopporto più di vedere la sua faccia, né quella dei suoi lacchè. Basta. Chi ama veramente questa squadra deve chiedersi se continuare a sostenerla così com’è, accettando passivamente il declino, oppure alzare la voce e pretendere un cambiamento.
Tutto perfetto. Abbonarsi anche la prossima stagione è un atto di sottomissione al narcisismo societario che stiamo vivendo.

E il modo con cui la regina sta strumentalizzando la morte del padre è veramente inaccettabile.
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Bernie
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Bernie »

Già che siamo in tema, aggiungo una lettera pubblicata oggi sul CdT:

HC LUGANO
Le riflessioni di un tifoso bianconero

Non sono tanto i risultati sportivi a preoccuparmi, perché in un campionato così serrato, prima o poi anche le grandi subiscono dei tracolli.

Ciò che mi inquieta profondamente è l’assenza totale di una visione chiara da parte dell’attuale management. Nei momenti critici, quando il club avrebbe avuto bisogno di una guida forte, la dirigenza ha smesso di farsi sentire: è cessata la comunicazione, l’inclusione, quella spinta emotiva che dovrebbe legare il club ai suoi tifosi.

Il nostro passato ricco di successi e tradizioni non può essere ridotto a una mera collezione di nostalgici ricordi. Non basta rievocare annualmente le glorie passate o affidarsi a sponsor che, seppur importanti, non incarnano l’identità autentica di Lugano. È necessario guardare al futuro, definendo una strategia che sappia coniugare tradizione e innovazione, e adattarsi ai tempi moderni. La totale improvvisazione e la mancanza di leadership non fanno che spegnere quella piccola luce che riscalda l’anima dei tifosi, e qui risiede il rischio più grande: perdere quella scintilla che ogni volta ci fa sognare e ci rende parte integrante della storia viva del club.

Lugano è una piazza difficile ed esigente: i suoi tifosi non accettano compromessi, e se la passione svanisce, il danno è irreparabile. La vera emergenza non è tanto una sconfitta sul campo, ma il progressivo raffreddarsi del sentimento che ha da sempre alimentato l’anima di questa società. È arrivato il momento di un cambio radicale alla guida, un rinnovamento profondo che vada ben oltre le mere formalità. Occorre un rinnovamento strutturale, una sorta di «reset» che permetta di ripartire da basi solide, ricostruendo quel legame autentico con i tifosi e riaffermando l’identità che ha fatto di Lugano un simbolo nel mondo dell’hockey.

In conclusione, l’appello è chiaro: il club deve abbracciare una visione innovativa e trasparente, capace di rispondere alle esigenze di una piazza tanto esigente quanto appassionata. L’identità di Lugano non va copiata da altre realtà, ma deve essere autenticamente nostra, radicata nelle nostre origini e plasmata dalla nostra storia. Solo una dirigenza capace di riconquistare la fiducia dei tifosi, comunicando con chiarezza e coinvolgendo attivamente chi sostiene la squadra, potrà accendere nuovamente quella fiamma interiore che riscalda il cuore dei nostri sostenitori.

Solo così potremo garantire un futuro all’altezza della nostra eredità, non come un passato da rievocare, ma come una solida base su cui costruire nuove, entusiasmanti pagine.

Lorenzo Antonini
Odogno
#RIDATECI-IL-NOSTRO-LUGANO!!
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Metro the best
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Metro the best »

:clapping:
Stamkos84
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Stamkos84 »

“Abbiamo preso giocatori sbagliati” (complimenti per il tempismo…forse dobbiamo giocare i playout , saranno sicuro molto motivati!”

“In questi momenti il tifoso deve stare vicino alla squadra” (la colpa ancora dei tifosi borbottoni)

Ottime doti di comunicazione. Mi pare chiaro che resterà sia lei che Werder e immagino naser.
Ha appena perso 3 abbonati storici e come me molto altri. Andrò a cornaredo dove meritano molto di più la mia presenza.

Un grazie per alla società per avermi tolto la passione, che credevo impossibile scemasse, per questo sport. Ma tanto non interesserà nulla, l importante sarà far venire i VIP o presunti tali nelle lounge
Stamkos84
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Stamkos84 »

“Abbiamo preso giocatori sbagliati” (complimenti per il tempismo…forse dobbiamo giocare i playout , saranno sicuro molto motivati!”

“In questi momenti il tifoso deve stare vicino alla squadra” (la colpa ancora dei tifosi borbottoni)

Ottime doti di comunicazione. Mi pare chiaro che resterà sia lei che Werder e immagino naser.
Ha appena perso 3 abbonati storici e come me molto altri. Andrò a cornaredo dove meritano molto di più la mia presenza.

Un grazie per alla società per avermi tolto la passione, che credevo impossibile scemasse, per questo sport. Ma tanto non interesserà nulla, l importante sarà far venire i VIP o presunti tali nelle lounge
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Thor41
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Re: Vicky Mantegazza, la presidente

Messaggio da Thor41 »

Spettacolo. Sempre più noi contro di loro.
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