Chicco d’oro a parte, sponsor ben integrati. Poi finalmente è tornato (perlomeno un po’) un blu più vivo. Ho sempre pensato che le maglie degli ultimi anni erano troppo scure.
È strano come una società sportiva di Lega Nazionale A che periodicamente fa leva sul sentimentalismo popolare, parla apertamente di limitare il budget, di essere meno fortunati di altri club, di essere il miracolo della valle, che manda a tutti cedolini per salvare la sua esistenza, che parla di «essere vicini all’estinzione» e quant’altro, ora vede firmare diversi giocatori provenienti da altre leghe più prestigiose.
Alcuni di questi giocatori in passato hanno effettuato trasferimenti per via dei soldi, per percepire un salario maggiore nella nuova squadra e nelle nuove leghe, attratti anche da prospettive economiche maggiori. E ora si trovano a giocare (anche per più stagioni) in un club che, appunto, è arrivato vicino all’estinzione (parole del loro stesso presidente qualche mese fa…). È vero
che tutti sarebbero in grado di costruire una bella villa con tutti i comfort chiedendo semplicemente un contributo al Cantone senza poi ridare tutto (o quasi…) indietro. Ma questa è un’altra storia… Magari sono riusciti ad accaparrarsi i vari campioni vendendo i seggiolini del Madison Square Garden della valle… Chissà. È, o sarebbe, così vergognoso ammettere di avere un discreto tesoretto messo da parte per potersi permettere giocatori del genere?
Luca Bariffi
Gravesano
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