Mantegazza: "La Resega dovrà tornare a essere il nostro fortino"
La presidente bianconera ha parlato a 360° su tutto ciò che riguarderà la squadra a meno di due mesi dall'avvio ufficiale della nuova stagione, che si augura possa essere ricca di soddisfazioni
LUGANO – Mancano tre settimane e finalmente i giocatori rimetteranno i pattini ai piedi, tra due mesi il primo disco verrà scodellato a centro pista per l’ingaggio che darà il via alla nuova stagione hockeystica 2012/2013. Mentre gli atleti si stanno preparando ad affrontare le fatiche fisiche, in seno alla società Lugano le fatiche da affrontare saranno ben altre. In questo campionato, in cui sono previsti alcuni cambiamenti sia regolamentari, sia relativi agli abbonamenti, c’è chi tiene il passo a tutte le variazioni e alle possibili situazioni d’affrontare nel corso della lunga stagione. Chi? Nome e cognome rispondono al tifoso numero 1 della squadra bianconera, la presidente Vicky Mantegazza.
Presidente Mantegazza, manca poco all’inizio della stagione, quali sono le sue aspettative?
“Finalmente iniziamo la stagione con lo stesso allenatore dell’anno scorso e anche per questo mi aspetto una stagione entusiasmante, in cui potremo rilanciare la storia vincente del Lugano. Anno dopo anno io voglio sempre migliorarmi e, dopo i quarti della passata stagione, in questa speriamo in un passo avanti ulteriore”.
Quest’anno ha potuto festeggiare le vittorie della Juventus e della Spagna. Ora allora tocca al Lugano…
“È vero. Il motto dice “non c’è due senza tre”, quindi speriamo di poterci togliere quelle soddisfazioni che noi tutti ci auguriamo, ritornando a vivere quelle emozioni che ci mancano dal 2006”.
Col mercato chiuso, e il tetto ingaggi limitato, nel fanta-mercato, chi acquisterebbe?
“Sono contenta dell’effettivo che abbiamo e ho molta fiducia in questo gruppo. Con cinque stranieri, due buoni portieri, un attacco e una difesa ben coperti e tanti buoni giovani a disposizione e da lanciare, chiedo solo che i giocatori onorino la maglia che indossano”.
Il tifoso bianconero, se potesse, aggiusterebbe però qualcosa in fase difensiva…
“L’anno scorso non è funzionato tutto perfettamente in difesa, ma quest’anno i giovani, come Ulmer, Kienzle e Schlumpf avranno un anno in più di esperienza e faranno un passo in avanti. Oltre a questo, ovviamente, mi auguro che i nostri pilastri della difesa riescano a disputare tutta la stagione senza intoppi. Vauclair, Hirschi e Nummelin sono importanti per noi”.
Lei ha sempre sottolineato il comportamento della Curva Nord nella scorsa stagione…
“Certo, la nostra Curva, i nostri tifosi sono fondamentali per noi, sono la cosa più importante e con i loro comportamenti ci stanno facendo capire che stanno comprendeno qual è il nostro percorso di crescita, da dove siamo partiti e fino a dove vogliamo arrivare”.
Si riferisce a qualche episodio in particolare?
“Sicuramente quando siamo usciti a gara-6 dei quarti col Friborgo, con i Ragazzi e tutta la Nord a inneggiare ai giocatori, così come nel secondo derby stagionale alla Resega. In quella partita al cardiopalma, rinominata “la Grande rimonta”, nonostante fossimo sotto 0-4, i tifosi sono sempre stati lì, facendo capire ai giocatori che loro ci credevano; è stato determinante, è stata quella scintilla che ha fatto cambiare il tutto. La partita, posso dirlo sinceramente, l’hanno vinta i tifosi”.
Il tifoso forse sta capendo che non sempre “vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”…
“Questa è una cosa importante, perché purtroppo nello sport non si può sempre vincere, ma l’importante è dare sempre tutto e uscire a testa alta. Nelle ultime stagioni abbiamo avuto dei passi falsi, come a Kloten l’anno scorso, a Langnau due anni fa o in casa con lo Zugo, che fanno male e non piacciono al tifoso, ma neanche alla società e queste cose non devono più capitare”.
Questo Lugano è ripartito dai playout di due anni fa, per provare a tornare a essere il Grande Lugano…
“L’obiettivo sicuramente è quello, e ciò che mi rallegra nel comportamento tenuto l’anno scorso dalla Curva Nord è proprio questo: hanno dimostrato di capire il percorso che abbiamo iniziato. Noi ce la metteremo tutta per fare una stagione da chiudere col botto, speriamo bene”.
Metropolit, Bednar, McLean: quest’anno si vedrà hockey-spettacolo alla Resega quindi?
“Non solo grazie a loro. Con Morant e Rüfenacht avremo qualcuno che farà sentire il peso della squadra sull’avversario, anche per render chiaro a tutti che la Resega è casa nostra. Dovrà essere il nostro fortino”.
In questi suoi anni di amore verso il Lugano, qual è il giocatore che ricorda con più piacere?
“Non è una domanda facile, perché ho mantenuto un ottimo rapporto con tanti nostri ex giocatori. Indubbiamente, come classe, sia come giocatore che come persona, dico Igor Larionov. Al suo fianco metterei Ville Peltonen, il capitano dell’ultimo titolo, una persona che porta il Lugano nel cuore. Infine, non posso dimenticare, nella sfortuna che ha avuto la grande umanità di Pat Schafhauser”.
http://www.tio.ch/Sport/Hockey/News/689 ... ro-fortino