Barry Smith, coach HCL

Giocatori e membri dello staff che hanno contribuito alla leggenda bianconera!

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Grog
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da Grog » 21 ago 2011, 16:13

Dal Caffè:

"Non accetterò
partite mediocri"
MASSIMO SCHIRA


Il compito di Barry Smith alla transenna del Lugano è chiaro. Chiaro come il sole. Al pluri decorato coach statunitense la dirigenza bianconera ha affidato una sola missione: riportare il Lugano ai vertici del campionato svizzero. Per il resto, carta bianca (o quasi) ad un uomo che per 5 volte ha conquistato la Stanley Cup dalla panchina. "Troppo facile dire 'sono qui per vincere il titolo' - osserva Smith -. Bisogna anche essere realisti e capire che nello sport si può vincere e si può anche perdere. Capiterà anche questa stagione di perdere, non si può vincere sempre. Quel che è certo, però, è che se si perde non deve essere per demeriti propri, ma per la bravura dell'avversario. Non accetterò prestazioni mediocri da parte della mia squadra. Questo deve essere chiaro fin da subito".
Andiamo con ordine, partendo dalla sua carriera: c'è un segreto per vincere la Stanley Cup?
"Bella domanda. Ci sono diverse cose che devono funzionare al meglio. Tutti devono innanzitutto lavorare uniti, dal management ai giocatori. I migliori devono fare i migliori e i giocatori di ruolo accettare i loro compiti e svolgerli con entusiasmo".
E il rapporto con la fortuna?
"Serve anche quella, soprattutto con gli infortuni. Poi vincere aiuta a lavorare meglio, curare con più voglia i dettagli. Ma credo che la qualità maggiore da avere sia la leadership".
Qualche aneddoto?
"Beh,nella prima Stanley vinta, a Pittsburgh nel 1991, avevamo una squadra onestamente appena buona per i playoff, ma poi trovammo dei leader nei trasferimenti in corso di stagione. E ne approfittammo l'anno successivo. A Detroit, invece, nel 2002 eravamo sotto 2-0 nella serie di finale. Steve Yzerman era capitano e disse: 'Le prossime due sono nostre'. Facile parlare... Ma lui realizzò i gol decisivi che ci fecero girare la serie. Questo è il tipo di leadership che voglio".
Passiamo al Lugano. Proprio alla ricerca di questa leadership ha scelto i suoi nuovi giocatori?
"Molti giocatori escono da stagioni difficili, con tanti cambi d'allenatore e risultati insufficienti. La prima cosa che ho pensato arrivando qui non è legata a cosa fare sul ghiaccio. Ma a riconquistare l'attitudine, la mentalità giusta. E il rispetto".
Come si fa?
"Devi prima di tutto dare fiducia al gruppo e ai singoli. Far capire che devono divertirsi sul ghiaccio. Perché se non ti diverti ti metti pressione. E la pressione ti fa fare grossi errori".
E quali indicazioni ha ricevuto in queste prime settimane di lavoro?
"Sono contento dell'attitudine alla leadership dei miei giocatori. Certo, resta parecchio da fare. Soprattutto nelle situazioni speciali e sulla difesa, dove abbiamo parecchi giovani".
A proposito di giovani, quali sono le sue intenzioni?
"Quando si costruisce, si parte dalle fondamenta. Non dal tetto. Quindi calma con i giovani, perché se non sono pronti, perdono facilmente la fiducia in loro stessi e quella della squadra. Ma ci sarà spazio, perché portano energia e positività in squadra".
Come sta impostando il lavoro quotidiano?
"Per provare a vincere devi essere più bravo degli altri in tutte le situazioni. Quindi lavoriamo 'step by step' su tutto quanto possibile. Senza tralasciare nemmeno il riposo. Non serve a nulla solo lavorare, perché poi si scoppia presto".
E i tifosi bianconeri, che Lugano devono aspettarsi?
"Ci tengo molto a che i tifosi tornino alla Resega, perché più sono, più energia positiva avremo sul ghiaccio. Prometto loro solo una cosa: il Lugano giocherà sempre al massimo, prima di tutto per loro. Dobbiamo loro rispetto e voglio intensamente che loro lo ricambino".
Tornerete al top?
"Il gruppo è ottimo, abbiamo una chance".

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rommens7
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da rommens7 » 21 ago 2011, 19:18

Intanto 8 giocatori di Chicago piu Yashin si alleneranno con il Lugano! Sicuramente un ottimo affare, ci sarà tanto da imparare anche da loro ;) Tra l'altro Yashin non ha ancora un contratto per la prossima stagione, chissà che.... :shock: :D
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Massimo
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da Massimo » 21 ago 2011, 19:54

rommens7 ha scritto:Tra l'altro Yashin non ha ancora un contratto per la prossima stagione, chissà che.... :shock: :D
Sarà mica troppo giovane per noi? :rofl:

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wyoming
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da wyoming » 21 ago 2011, 20:00

....speriamo che si fermi anche qualcuno di Chicago.......
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Canucks
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da Canucks » 21 ago 2011, 20:04

interessante notizia avere questi giocatori potrà solo fare del bene ai nostri giocatori
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rommens7
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da rommens7 » 22 ago 2011, 0:33

Degli 8 di Chicago i più interessanti dovrebbero essere Hjalmarsson (difensore, 24 anni, 80 partite con i Blackhawks l'anno scorso, 10 punti) e Staéberg ( ala sinistra, 25 anni, 24 punti in 77 partite con i Blackhawks l'anno scorso) mentre gli altri sono giovani che avranno da imparare da Niedermayer e Co. :D ... Certo che se tenessimo Yashin e Hjalmarsson non sarebbe male :D

Massimo: lo so che è un ragazzino ancora, ma per un giovane che ha talento e forse un futuro potremmo fare uno strappo alla regola non trovi? :lool:
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wyoming
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da wyoming » 22 ago 2011, 9:08

Hjalmarsson per Chicago è un top player, lo scorso anno gli hanno rinnovato il contratto con uno faraonico. Stalberg ha appena rinnovato per 1 anno se non erro. Io mi prenderei Jeremy Morin prima scelta lo scorso anno di Chicago. Giovane e di belle speranze.

Per il resto, i giocatori del Lugano sicuramente ne trarranno beneficio da questa esperienza. Allenarsi con gente abituata a spaccarsi il sedere per un posto in quadra non può che fare bene. Se poi Stalberg ci mette i kg alla transenna sono dolori per tutti......... :D
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da ciccio33 » 22 ago 2011, 14:02

L'importante è che non esagerino troppo coi check, da noi il campionato inizia fra poche settimane e sarebbe interessante avere la rosa al completo quando comincerà la RS.... :D :D
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Il_Thierry
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da Il_Thierry » 23 ago 2011, 14:43

Altra interessante intervista al nostro nuovo coach, presa da ticinonews

Il "nuovo HC Lugano" scopre i metodi di lavoro del tecnico americano
Barry Smith, foto CdT
di Piergiorgio Giambonini

Il signore degli anelli (i cinque ricevuti come da tradizione NHL a testimonianza delle Stanley Cup vinte tra il 1991 e il 2002 in veste di assistant-coach prima di Pittsburgh e poi di Detroit) non è sicuramente uno che vive nel passato, né sugli allori ad esso correlati. Altrimenti la sua marcia d’avvicinamento alla boa dei sessant’anni Barry Smith se la sarebbe resa un po’ più comoda, invece di andare “a cercarsela” nella lontana San Pietroburgo in una realtà da altro pianeta, e invece – anche – di rimettersi in gioco alla Resega di Lugano, ovvero in quello divenuto negli anni il “triangolo delle Bermude” degli allenatori di mezzo mondo.

Sono invece proprio il bisogno e la voglia di sfidare nuovamente se stesso, e di tornare a lavorare ogni giorno sul ghiaccio, che nella testa e nel cuore del tecnico americano – 59 anni compiuti domenica – hanno avuto vieppiù il sopravvento nei mesi trascorsi in veste di “scout” dei Chicago Blackhawks. Fatto sta che Barry Smith è tornato in Europa e s’è rimesso al lavoro in quel ruolo di head-coach in cui s’era fatto le ossa nei tre inverni trascorsi (con Ivano Zanatta al suo fianco) in Russia. «So bene che a Lugano molti miei colleghi negli ultimi anni hanno avuto la vita difficile, ma questo mi motiva ancora di più: io amo la pressione e il lavoro “al fronte”, e me ne sono reso conto nel periodo trascorso come osservatore dei Blackhawks e dando dei corsi per le Federazioni americana e canadese», ci ha detto ieri mattina a metà di un allenamento a ranghi allargatissimi e per questo suddiviso in due gruppi tra ghiaccio e palestra.

Una visita-lampo a Lugano lo aveva già convinto in gennaio. In marzo è poi stato messo tutto nero su bianco, e la nuova avventura – sua e, di pari passo, dei vertici societari – è entrata subito nella fase operativa. Fin dai primi colloqui con dirigenti, giocatori e giornalisti, il tecnico di Buffalo ha posto l’accento su concetti come attitudine positiva al lavoro e unità del gruppo. Di quel che è successo negli ultimi anni in casa HCL è stato evidentemente ben informato, ed è da lì che per forza di cose è ripartito l’ennesimo tentativo di ricostruzione e di rilancio dell’hockey bianconero.

«Credo di essermi fatto un’idea piuttosto precisa di cosa sia successo nelle ultime stagioni a Lugano – continua Barry Smith – In particolare ci sono state delle carenze a livello di “leadership” e di senso del gruppo, ed è per questo, ad esempio, che abbiamo voluto un giocatore come Niedermayer, perché lui è la miglior scelta che potessimo fare a fronte delle esperienze maturate dall’HCL nelle ultime stagioni. Rob è un leader vero, oltre che un gran giocatore e una gran persona: è uno che ha giocato con e contro i migliori al mondo, che ha un’enorme esperienza e che ha vinto la Stanley Cup, ed a Lugano è venuto perché lo ha fortemente voluto anche lui». L’uomo giusto al posto giusto, insomma.

Il leader dei... leader, gli diciamo, dovrà comunque essere l’allenatore, e la risposta è immediata: «Io amo il mio lavoro e amo lavorare, e questa è l’attitudine con la quale ogni giorno devo essere un esempio per i miei giocatori: il primo che arriva e l’ultimo che se ne va devo essere io. Professionalità ed organizzazione, cura del dettaglio e disciplina: questo è ciò che voglio trasmettere, perché io non accetto che non si dia sempre il massimo e che non si lavori come un team. Le partite e i titoli non si vincono con le star, ma con una squadra in cui tutti, dal primo all’ultimo, si calano nel loro ruolo e lo svolgono al meglio, qualsiasi esso sia».
La marcia di avvicinamento al campionato intanto alla Resega prosegue seguendo le nuove vie e i nuovi sistemi di lavoro voluti appunto da Barry Smith, con molte amichevoli, con un gruppo di giocatori parecchio ampio, con la presenza saltuaria di altri tecnici suoi amici ed ospiti (vedi Jim Johnson e Rob Cowie) ed in questi giorni persino di suo fratello Dave, di professione “boss” degli arbitri di NHL. «Il periodo dedicato agli allenamenti estivi, ovvero al lavoro sui dettagli, è lungo e dev’essere quindi variato – ci dice il coach bianconero – Lavorare con uno staff tecnico allargato penso sia un modo per rendere il tutto più interessante e stimolante».
In questa filosofia rientra pure la presenza questa settimana alla Resega di otto giocatori svedesi, russi e nordamericani dell’orbita dei Blackhawks, come pure di Yashin (che in passato si allenava spesso e volentieri a Kloten con Jursinov, e che con Smith ha lavorato a San Pietroburgo), e del loro “scout” Mats Hallin come pure di un allenatore della Federazione svedese. «Ancora non so se potrà nascere una concreta collaborazione con Chicago, ma intanto quella di questi giorni è un’interessante opportunità reciproca, e per i nostri la possibilità di vedere qualche faccia nuova e di lavorare con giocatori fisicamente più forti e più... grossi, e questo male non fa...».

Massimo
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Re: Barry Smith nuovo coach HCL

Messaggio da Massimo » 23 ago 2011, 15:07

Il_Thierry ha scritto:«Ancora non so se potrà nascere una concreta collaborazione con Chicago, ma intanto quella di questi giorni è un’interessante opportunità reciproca, e per i nostri la possibilità di vedere qualche faccia nuova e di lavorare con giocatori fisicamente più forti e più... grossi, e questo male non fa...».
Ci fosse stato almeno il Timo :sad:

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