Infatti, siamo in un'era fatta da giornalisti fai-da-te e l'unica differenza tra le varie "gole profonde" sta nella credibilità, non nel nome della testata/sito in cui scrivono. Proprio per questo detesto il periodo del mercato e preferisco commentare quando i fatti sono appunto fatti.Massimo ha scritto:Ti ricordi la storia di Satan di pochi mesi fa? Ricordi da dove veniva? Ti risulta che il "giornalista" che ha pubblicato la notizia su un quotidiano si sia mai scusato per le assurdità scritte?Thor41 ha scritto:Ma io non so perchè, ma non ci trovo niente di male, anzi! Ha pienamente ragione dicendo che ci sono troppi "giornalisti bloggisti". Gente che senza informazioni ufficiali dichiara di sapere apertamente le mosse di mercato della società, eccetera.
C'è gente poco seria anche fra chi si occupa di giornalismo per mestiere, cosí come esiste gente serissima ed affidabile fra i "dilettanti".
Però non vorrei fermarmi solo al mercato, l'editoriale dice anche qualcos'altro: "Tutti scrivono di tutto reputandosi esperti su tutto e sparando sentenze su tutti". Continua con "è praticamente impossibile allacciare dei rapporti di fiducia e stima, [...] se si tratta di qualcuno affidabile e al quale posso permettermi di dire una parola in più della stretta ufficialità. Mi vengono le seguenti argomentazioni:
- il giornalista deve essere malleabile, ovvero io gli rivelo qualcosa che nessuno sa, e lui in cambio (tacito ovviamente) non parlerà male della squadra. Forse sbaglio ma allora spiegatemi a cosa serve un giornalista che sa qualcosa e non lo rivela e soprattutto a cosa serva alla società rivelargli una notizia (da tenere per sè);
- ha ragione nel dire che tutti si credono esperti, e sparano sentenze, ma come qualcuno ha fatto notare questo succede tranquillamente nei corridoi della Resega e/o nei discorsi da "bar", più o meno seri. La differenza è che internet da a tutti la possibilità di raggiungere molta più gente rispetto al classico giro di amici e conoscenze. Il malumore in rete è una montagna rispetto al malumore "individuale" vecchio stampo;
- in che modo la società verrebbe penalizzata da questi "esperti"? Ognuno ha diritto ad avere la propria opinione, e ognuno di noi può farsi un'idea di come sia il forumista (o l'eventuale blogger) che scrive e se essere o no d'accordo con lui. Come noi qui oramai sono anni che ci frequentiamo, più o meno sappiamo i forumisti che tipi sono...ci sono quelli che sclerano per tutto, quelli che sono sempre d'accordo con la società, quelli che pensano solo alle statistiche

- forse, e spero sia così, io per primo ho interpretato male l'articolo, potrebbe essere un semplice sfogo verso una determinata situazione ed è diretto a qualcuno che noi non conosciamo, ma allora mi permetto di dire che è stato scritto molto male perchè colpisce nel mucchio. La rete è grande ma chi parla di hockey in Ticino sono poi sempre i soliti quattro gatti.
Concludo dicendo che secondo me il Lugano dovrebbe dire GRAZIE a chiunque, in forma "volontaria", cerca di occuparsi dell'HCL. Magari alcuno lo fanno con ottimismo, altri con pessimismo, ma entrambi contribuiscono a tenere viva l'emozione, e visti gli ultimi anni (tra risultati e pubblico) c'è decisamente bisogno di emozioni. Lavorino per portarci queste emozioni in pista, e vedranno che anche la rete seguirà a ruota
